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Roma, 28 Aprile 2016
Si è svolto il 28 aprile 2016, nell'Aula magna dell'I.C. in viale dei Consoli 16 un incontro sul tema:
"No al genocidio cominciando dalla scuola".
I ragazzi hanno letto e commentato il libro di Silvana Arbia "Mentre il mondo stava a guardare", e hanno presentato un video sui bambini soldato.
Per il ciclo di seminari "Al di là del silenzio"
8 Aprile 2016 - ore 10.30
Dipartimento di Giurisprudenza,
Aulario via Perla, Santa Maria Capua Vetere
Introduce
Chiara Vitucci
Lntervengono
Lucia Monaco, Delegato Del Rettore a Sun Crea Cultura
Maria Elisabetta De Franciscis, Presidente del Soroptimist International d'Europa Margherita Dini Ciacci, Presidente Unicef Campania
Potenza, 27 Novembre 2015
Lo Zonta Club Potenza ha programmato per l'anno sociale 2015-2016 il Festival della Scrittura delle Donne del Mediterraneo - Donne, bambine e bambini da sponda a sponda - nell'obiettivo di approfondire le radici comuni della cultura del Mediterraneo cominciando dalla letteratura, sua espressione primaria, attraverso la quale veicolare, nel contempo, problematiche sociali di grande rilievo e attualità, che, secondo i principi dello Zonta Club International, coinvolgono donne, bambine e bambini. Il Festival, favorendo lincontro con scrittrici protagoniste e testimoni e con i loro testi, intende sensibilizzare la cittadinanza nell'approfondimento di tali temi. Il primo incontro del Festival della Scrittura delle Donne del Mediterraneo - Donne, bambine e bambini da sponda a sponda - si è tenuto il 27 novembre 2015 alle ore 17,30 nella libreria "Senzanome" a Potenza, ed è stato dedicato alle bambine e ai bambini soldato, tematica di cui ne ha parlato Silvana ARBIA, Magistrato Internazionale e Presidente Onoraria della Fondazione SILVANA ARBIA nata in favore delle bambine e bambini soldato, insieme alla Presidente dello Zonta Club di Potenza Dina Russiello e a rappresentanti del mondo universitario e istituzionale Lucano, tra i quali l'assessore alla cultura del Comune di Potenza Annalisa Percoco, per il Sindaco Dario De Luca Giovanna Iacovone, Senato Accademico UniBas, Licia Viggiani, Gruppo di lavoro CUG UniBas, Cinzia Marroccoli, Telefono, Telefono Donna, Mario Polese, Consigliere Regione Basilicata, cui sono state affidate le conclusioni. Sono state lette tratti da "La libraia di Marrakesh" edizione .Mesogea di Jamila Hassoune libraia e scrittrice marocchina e da "Le sette vite di Luca" edizione Mondadori Junior di Joumana Haddad giornalista, scrittrice, poeta e traduttrice libanese e testi originali con musiche del duo de Lisa Franco, sassofono e pianoforte, Lost Orpheus Ensamble.
12 febbraio 2016
2015 è un anno di svolta, che arriva a seguito dell'impegno del magistrato Silvana Arbia per la tutela dei diritti fondamentali (salvaguardia dell'ambiente, protezione dei piÙ deboli e indifesi, accesso alla giustizia e alla verità), proprio il 12 febbraio 2015, giornata Internazionale contro l'uso dei bambini soldato, la Fondazione Silvana Arbia è stata presentata ufficialmente alla cittadinanza e da questo momento ha avuto inizio il suo cammino.
Una nuova forma statutaria che Silvana, insieme alle amiche soroptimiste e a tanti sammarinesi, ha scelto di darsi per meglio utilizzare le proprie per affermare una presenza sempre più propositiva e significativa nel campo della cultura dei diritti specialmente dei bambini soldato.
A un anno dalla nascita restano immutate le linee guide di una vocazione che si nutre di attenzione al passato e apertura al futuro: la Fondazione Silvana Arbia è un luogo di promozione e diffusione dei diritti, di formazione, di ricerca, di produzione di idee. Una vocazione prismatica, una Fondazione attenta a confrontarsi con tutte le sfide che il mondo, in un'epoca di così profonde mutazioni, pone a chi si dà come obiettivo la sua salvaguardia, la sua valorizzazione, la sua comprensione.
Grazie a tutti coloro che vorranno unirsi a noi
insito nella pratica dell'arruolamento e nella coscrizione di minori nella Regione dei Grandi Laghi africani, rimuovendo e/o riducendo gli ostacoli all'accesso dei minori all'educazione e ad altre forme di protezione.
e misure standard di prevenzione e protezione.
e la promozione di attività di ricerca e raccolta dati.
e misure di sostegno in favore di bambini e di donne residenti nella Regione dei Grandi Laghi africani, a rischio di condizioni ambientali che non consentono la crescita e lo sviluppo della personalità nel rispetto dei diritti fondamentali.
e di altre figure femminili vicine ai minori nel proteggere i minori da rischi di rapimento, prelevamento e altre forme di violenza.
pubbliche e private di comprovata competenza e di impegno neutrale.
La Fondazione Silvana Arbia è stata fondata ufficialmente a San Marino in data 08/11/2014.
La Fondazione è stata voluta dal Magistrato Silvana Arbia che ha lavorato per quasi nove anni, fino al 2008, come procuratore e chief of prosecutions presso il Tribunale Penale Internazionale per il Rwanda (TPIR) con sede ad Arusha. Silvana ha rappresentato l'accusa contro i responsabili del genocidio di un milione di persone, di etnia Tutsi, massacrate nel giro di tre mesi, dall'Aprile al Luglio 1994 in quella martoriata terra d'Africa.
A Lei è andato il Premio per la Pace 2013 del Soroptimist International of Europe, destinato a personaggi che si sono distinti nel sociale, dietro la candidatura da parte del Soroptimist Club di San Marino, da anni attivo in Rwanda per aiutare donne e orfani. Oggi, quel premio, tradotto in 20.000 Euro, è diventato il primo mattone di una Fondazione che investe sul futuro delle donne e dei bambini. La guerra infatti nonè finita. Nella regione dei Grandi Laghi, guerriglieri e terroristi continuano a combattere servendosi anche di tantissimi minori. Spesso non solo per sparare, ma anche come oggetto di sfruttamento sessuale. Un fenomeno vastissimo e perverso, che nessuno riesce a fermare. "Non ha senso parlare di pace se non si limitano certe pratiche" ha detto Silvana Arbia nel corso della serata, durante la quale il Soroptimist club di San Marino Le ha conferito il titolo di "socia onoraria".
La Fondazione, secondo gli intendimenti del magistrato, dovràporsi innanzi tutto come sostegno alle famiglie, alle mamme in particolar modo, perché sappiano resistere di fronte alla violenza del rapimento dei figli. Si lavorerà per una presa di coscienza collettiva affinché la violenza su questi esseri umani abbia a cessare.
Oggi la Fondazione è ancora piccola, ma l'obiettivo è grande: desideriamo farla conoscere, sensibilizzare la popolazione e soprattutto tutte le socie e tutti i club del SOROPTIMIST INTERNATIONAL.
Negli ultimi dieci anni, la regione africana dei Grandi Laghi è stata teatro di guerre sanguinose, nelle quali milioni di persone hanno perso la vita e centinaia di migliaia sono diventati profughi o sfollati.
"Il filosofo greco Platone scrisse che la società è composta da tre
classi sociali: gli agricoltori, i soldati e i saggi. I primi devono provvedere con il loro lavoro al sostentamento materiale della popolazione; i secondi devono difendere la città dai nemici; i terzi devono governare la Repubblica.
Guai a quello stato in cui il governo è nelle mani dei soldati".
Le parole di Platone, purtroppo, rimangono lettera morta nella regione dei Grandi Laghi, dove i militari sono disposti a tutto pur di conquistare e mantenere il potere.
Una selezione di documenti utili ad esplorare il mondo dei bambini soldato
Adopted and opened for signature, ratification and accession by General Assembly resolution 44/25 of 20 November 1989
This study was requested by the European Parliament's Sub-committee on Human Rights (DROI).
In the past decade alone, armed conflicts are estimated to have claimed the lives of over two million children and physically maimed six million more...
Published by the International Criminal Court
SITUATION IN THE DEMOCRATIC REPUBLIC OF THE CONGO IN THE CASE OF THE PROSECUTOR v .THOMAS LUBANGA DYILO
Versione italiana
Child soldiers in Africa
Children and Youth at the ICC: Participation, Protection and Reparations
"My squad is my family, my gun is my provider, and protector, and my rule is to kill or be killed."
Ishmael Beah, A Long Way Gone: Memoirs of a Boy Soldier
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